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Mauro Staccioli was born in Volterra in 1937. He lives and works in Milan and Volterra.

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Solo exhibitions

1970
Centro Culturale San Fedele, Milano.

1972
Studio Inquadrature 33, Firenze.
Galleria Toninelli, Milano.
“Sculture in città”, sedi varie, Volterra.

1973
Studio Santandrea, Milano.
Galleria Il Gelso, Lodi.

1974
“Condizione città”, Piazza Solferino, Torino.
Galleria Colonna arte moderna e contemporanea, Como.
Galleria Stefanoni, Lecco.
Studio Inquadrature 33, Firenze.
Libreria Internazionale Einaudi, Piazzetta della Galleria Manzoni, Milano.

1975
Studio Santandrea, Milano.
Galleria Bocchi, Milano.
Galleria Il Gelso, Lodi.

1976
Galleria Fabbrica, Pavia.
Galleria G 72, Bergamo.

1977
“Lettura di un ambiente”, Castello Visconteo, Vigevano.
Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Suzzara.

1978
Rotonda di San Lorenzo, Mantova.
Studio D’Ars, Milano.
La Cooperativa Esperienze Culturali, Bari.
“Interventi nell’ambiente urbano”, Galleria al Ferro di Cavallo, Roma.

1980
“Scultura: lavoro critico”, Scuola Caprin, Trieste.
Fondazione Studio Carrieri Noesi, Martina Franca.
Expo Arte, Bari (Fondazione Studio Carrieri Noesi, Martina Franca).
Centro d'Arte “La Boite”, Salerno.
Galleria Studio, Warszawa.

1981
“Il disegno dell’idea e la pratica della scultura”, Studio Santandrea, Milano.
Mercato del Sale, Milano.
Galleria d’Arte Contemporanea Spriano, Omegna.
Galleria al Ferro di Cavallo, Roma.
“Mauro Staccioli. Il segno come scultura”, Pinacoteca Comunale, Macerata.

1983
Mercato del Sale, Milano.
Studio d'Arte Nadia Bassanese, Trieste.

1984
University Gallery, University of Massachusetts Amherst, Amherst.
Galleria Pantha Arte, Como.

1986
Mercato del Sale, Milano.

1987
Djerassi Foundation, Woodside.
“Besanaottanta”, Rotonda della Besana, Milano.
Museum of Contemporary Art San Diego, La Jolla.

1988
Mercato del Sale, Milano.

1989
Galleria La Polena, Genova.
“Disegno in scultura”, Università degli Studi di Siena - Facoltà di Lettere e Filosofia, Siena.

1990
Kwachon National Museum of Contemporary Art, Seoul.
Shoshana Wayne Gallery, Santa Monica.

1991
Galleria Mara Coccia, Roma.
Fioretto Arte Contemporanea, Padova.
Djerassi Foundation, Woodside.

1992
Galleria Erha, Milano.
Mudima - Fondazione per l'Arte Contemporanea, Milano.

1993
“Mauro Staccioli. Scultura-Idee-Progetti”, Galerie Gaudens Pedit, Lienz.
Galleria Il Falconiere, Ancona.

1994
“Small Sculptures and Drawings”, Gallery Nine, Seoul.
Galleria Maria Cilena, Milano.

1995
“Idee costruite. Disegni e progetti di Mauro Staccioli”, Galleria La Polena, Genova.
“Intercolumnio”, Museion - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano, Bolzano.
“Mauro Staccioli”, A arte Studio Invernizzi, Milano.
“Su logu de s’iscultura”, Tortolì.
Galleria Traghetto, Venezia.

1996
Museum of Contemporary Art San Diego, La Jolla.
Fondation Européenne pour la Sculpture, Parc Tournay-Solvay, Bruxelles.
MLAC - centro di ricerca museo laboratorio di arte contemporanea, Università La Sapienza, Roma.
Casa Masaccio. Centro per l’arte contemporanea, San Giovanni Valdarno.
Elisenstrasse, München.
Palazzo Municipale e sedi varie, Vignate.
Galerie Artiscope, Bruxelles.

1997
Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro.
“Elogio della scultura”, Panicale.
“Mauro Staccioli. Scultura: dall’idea alla costruzione”, A.A.M. - Architettura Arte Moderna, Roma.

1998
Porter-Troupe Gallery, San Diego.

1999
“Ponte levatoio - Scultura e ambiente 1972-1999”, Castel Pergine, Pergine Valsugana.

2000
“Mauro Staccioli: Tondo 1970-2000”, Italian Cultural Institute of Los Angeles, Los Angeles.
“Mauro Staccioli. Drawing in sculpture”, Italian Cultural Institute in Seoul, Seoul.
“Mauro Staccioli”, A arte Studio Invernizzi, Milano.
“Omaggio a Mauro Staccioli”, Brolo - Centro d'Arte e Cultura, Mogliano Veneto.
IIC - Istituto Italiano di Cultura, Bruxelles.

2001
Galerie Artiscope, Bruxelles.
“La Ginestra d'oro del Conero” XXVIII edizione. Mauro Staccioli scultore - Pepi Morgia light designer”, Hotel Villa Emilia, Portonovo.

2002
Galerie Conny Van Kasteel, Egmond aan Zee.
Fundació Caixa Manresa, Manresa.
“Mauro Staccioli a Barcelona”, Galeria Greca, Barcelona.

2003
Fioretto Arte Contemporanea, Padova.
“Mauro Staccioli. Le lieu de la sculpture”, Musée Ianchelevici, La Louvière.
“Mauro Staccioli in California”, Italian Cultural Institute of Los Angeles, Los Angeles. 

2004
Galleria Il Ponte, Firenze.

2006
Galleria Fumagalli, Bergamo.
“Mauro Staccioli. Drawings and small sculptures”, Athenaeum Music & Arts Library, La Jolla.

2007
Galerie Artiscope, Bruxelles.

2008
“Mauro Staccioli. Pensare la scultura”, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato.

2009
“Mauro Staccioli. Volterra 1972-2009. Luoghi d’esperienza”, sedi varie, Volterra.
“Mauro Staccioli. All’origine del fare. Le grandi dimensioni”, Corraini Arte Contemporanea, Mantova.

2010
“Mauro Staccioli. Lo spazio nudo”, Fioretto Arte Contemporanea e sedi varie, Padova.

2011
“Intersezioni 6. Mauro Staccioli. Cerchio imperfetto”, Parco Archeologico di Scolacium, MARCA - Museo delle Arti Catanzaro, Catanzaro.
“Mauro Staccioli. La tensione costruita. Opere nel corso del tempo (1971-2009)”, Progettoarte-elm, Milano.

2012
“Mauro Staccioli: gli anni di cemento”, Galleria Il Ponte, Firenze; Galleria Niccoli, Parma.
“Mauro Staccioli. Kleinplastiken, Modelle und Zeichnungen”, Kunstverein “Das Damianstor” Bruchsal, Bruchsal.
“Mauro Staccioli. Forme perdute”, A arte Studio Invernizzi, Milano.

2013
“Mauro Staccioli. Anteprima del segno”, Scuderie di Palazzo Bicocchi, Pomarance.

2014
Domaine du Château de Seneffe, Seneffe.
“Mauro Staccioli. Drawings and sculptures”, Galerie Nardone, Bruxelles.


Permanent installations

1982
Collezione Gori Fattoria di Celle, Santomato di Pistoia.

1983
Tel Hai Academic College, Ysra'el.

1984
Studio D’Ars, Milano.

1985
Campo del Sole, Tuoro sul Trasimeno.

1986
“Annäherungen”, Oberhausen.
Giardini pubblici, Cagliari.

1987
Djerassi Foundation, Woodside.

1988
Olympic Park, Seoul.
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato.

1990
National Museum of Contemporary Art, Seoul.
“Homage to Jack Kerouac”, Pico Boulevard, Santa Monica.

1991
Ilshin Building, Seoul.
“Andorra 1991”, Ordino-Arcalís.

1992
Mudima Fondazione per l'Arte Contemporanea, Milano.
Skironio Museum Polychronopoulos, Athína.
Torre di Luciana, San Casciano Val di Pesa.

1993
Parco della Resistenza, Santa Sofia di Romagna.

1995
“Stanza d’artista”, Castel di Tusa, Messina.
“Su logu de s’iscultura”, Tortolì-Arbatax.
Nuraghe Sant'Andrea, Ozieri.

1996
Museum of Contemporary Art San Diego, La Jolla.
Fondation Européenne pour la Sculpture, Parc Tournay-Solvay, Bruxelles.
“Three Big Slices Over Grass”, Santo Tirso.
Centro scolastico, Vignate.
Il Quadrato, Segrate.
“Der Ring”, Luisen-Elisenstrasse, München.

1997
“Elogio della scultura”, Panicale.
“Varcare la soglia”, Villa Glori, Roma.
“Greve ‘97 (Stollo)”, Piazza della Biblioteca, Greve in Chianti.
“Anello ’97”, Poggio di San Martino, Volterra.

1998
Parque Metropolitano, Quito.
Assemini, Cagliari.
“Equilibrio sospeso”, Rond point de l'Europe, Bruxelles.

1999
“Ohne Titel”, KölnSkulptur, Köln.

2001
Park Lane, Diegem.
Hotel Villa Emilia, Portonovo.

2002
Skulpturengarten Museum Abteiberg, Mönchengladbach.
“Girotondo”, Giardini di Piazza Venezia, Trento.
Rotatoria casello autostradale, Pesaro.
Parco Santa Margherita, Ex Ospedale Psichiatrico, Perugia.
Korean Folk Village Art Museum, Suwôn.

2003
“Arc-en-ciel”, Square Laîné, Forest.
Lapiz Building, La Jolla.
Jiabanshan Sculpture Park, Fuhsing.

2004
Universidad de Puerto Rico, Arecibo.
“Brufa 04”, Brufa di Torgiano.
Bodio Center, Milano.

2006
Fundación Pablo Atchugarry, El Chorro, Maldonado.

2007
Parco Scultura “La Palomba”, Matera.
ILVA, Taranto.
Bacu Abis, Carbonia.

2008
Rotatoria nord, San Casciano in Val di Pesa.
Carrazeda de Ansiães.
MACAM, Maglione.
Parc d’Affaires “Le Val Saint Quentin”, Voisins-le-Bretonneux.
“Arco rampante”, Il Giardino di Daniel Spoerri, Seggiano.
“Uguale/Contrario”, Università Bocconi, Milano.

2009
Parco della Cupa, Perugia.
“Stollo”, Piazza della Resistenza, Greve in Chianti.
IBA, Ottignies-Louvain-la-Neuve.
“L’indicatore 2009”, Volterra.
“Al bimbo che non vide crescere il bosco”, Volterra.
“Primi passi”, Podere Piancorboli, Volterra.
“Portale”, Fattoria di Lischeto, Volterra.
“Tondo pieno”, Località La Mestola, Volterra.
“La Boldria”, Località La Boldria, Volterra.
“Omaggio a Giovan Paolo Rossetti”, Chiesa di San Dalmazio, Volterra.
“Attraversando la storia”, Chiesa di San Lorenzo a Mazzolla, Volterra.
“Volterra di profilo”, Villa di Cozzano, Volterra.
“San Giacomo in Fognano 1985-2009”, Località San Giacomo in Fognano, Volterra.
“Corbano”, Ex chiesa di Santa Lucia a Corbano, Volterra.

2010
“Piramide 38° parallelo”, Fiumara d'Arte, Motta d’Affermo.
“Tondi - Morterone”, Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Morterone, Morterone.

2011
GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma.
Università Bocconi, Milano.
Parco Internazionale della Scultura, Catanzaro.Mauro Staccioli nasce nel 1937 a Volterra e si diploma nel locale Istituto d’Arte nel 1954. Nel 1960 si trasferisce in Sardegna dove intraprende l’attività di insegnamento nella provincia di Cagliari e fonda, insieme a giovani artisti e intellettuali sardi, il Gruppo di Iniziativa. Nel 1963 si sposta prima a Lodi e successivamente a Milano; assumerà l’incarico di direttore del Liceo Artistico di Brera nel 1974/75 e 1978/79 e successivamente del Liceo Artistico Statale di Lovere (BG). Gli inizi della sua attività artistica sono saldamente intrecciati all’esperienza didattica e a quella di intellettuale e politico militante.
Dopo un primo periodo in cui sperimenta la pittura e l’incisione, dalla fine degli anni Sessanta si dedica alla scultura, concentrandosi sul rapporto tra arte e società e sviluppando l’idea di una scultura che si pone in stretta relazione con il luogo - inteso nella sua concezione sia fisica che sociale - nel quale e per il quale è stata realizzata. Elabora quindi “sculture-intervento” che si pongono in profonda relazione con gli spazi nei quali vengono collocate. L’artista sceglie fin da principio un linguaggio caratterizzato da una geometria essenziale e dall’uso di materiali semplici come il cemento e il ferro. E’ nel 1972 che Staccioli matura l’idea di organizzare una serie di “sculture-intervento” nella città di Volterra; la mostra Sculture in città segna così una svolta aprendo agli spazi urbani quel che fino ad allora era relegato solo negli spazi chiusi di gallerie e musei. Staccioli ricerca e genera una “scultura-segno” che nasce dall’attenta osservazione di uno spazio e che dialoga con esso sottolineandone le caratteristiche e alterandone la consueta percezione, suscitando domande e possibili risposte. Dalla mostra del 1972 prende corpo la manifestazione Volterra ’73 curata da Enrico Crispolti che apre la strada a questo nuovo modo di intendere la scultura e che per Staccioli trova completa espressione nella mostra Lettura di un ambiente - realizzata a Vigevano nel 1977 - un titolo che diventa metodo.
Dopo una serie di mostre organizzate in gallerie e spazi milanesi (Studio Sant’Andrea, Studio Marconi, Galleria Bocchi) arriva l’invito alle Biennali di Venezia del 1976 e del 1978, anno in cui realizza il celebre Muro, una parete di cemento di 8 metri che ostruisce la visuale del viale d’accesso al Padiglione Italia, ponendosi quale segno critico e provocatorio.
Del 1981 è l’intenso intervento allo Studio Mercato del Sale di Milano, dove uno squarcio lungo il pavimento provoca il visitatore a riflettere e a partecipare attivamente attraversando l’opera stessa. Nel 1982 è chiamato a realizzare una grande opera nel parco di Villa Gori a Celle di Santomato (PT), il primo parco italiano di sculture ambientali. Da questo momento Staccioli riscuote una crescente attenzione all'estero e viene chiamato in Germania (Stadtische Galerie, Regensburg; Fridericianum Museum, Kassel), in Gran Bretagna (Hayward Gallery, Londra), in Israele (Tel Hai College) e in Francia (ELAC, Lione). In questi anni il linguaggio dell’artista perde la durezza e l’aggressività che lo caratterizzavano, e che rifletteva l’aspro e violento clima politico degli “anni di piombo”, per sfidare apertamente lo spazio sovvertendone gli equilibri statici e dimensionali, generando effetti di straniamento nell’osservatore, come la forma in equilibrio sulla scalinata della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma del 1981, o il grande plinto sospeso sulla scalinata della University Gallery di Amherst in Massachussetts nel 1984, realizzato in occasione della sua prima personale negli Stati Uniti. Il confronto con l’architettura e l’ambiente urbano trova nuove soluzioni nella genesi dei grandi archi rovesciati realizzati all’interno della Rotonda della Besana a Milano (1987), davanti al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (1988) su invito di Amnon Barzel e nel piazzale principale del Parco Olimpico di Seul (1988) su invito di Pierre Restany. Nel frattempo prosegue la sua attività negli Stati Uniti con una mostra al Museum of Contemporary Art di San Diego e con la serie di installazioni realizzate nel parco della Djerassi Foundation di Woodside in California (1987-1991), seguite negli anni Novanta da nuovi interventi e da importanti mostre tra cui quella tenutasi alla Shoshana Wayne Gallery nel 1993.
Negli anni Novanta l’artista continua a sperimentare nuove forme: anelli che mettono in risalto il paesaggio, come a Ordino d’Arcalis nel Principato di Andorra (1991) e a Monaco di Baviera (1996); tondi “costretti” negli spazi della Fondazione Mudima di Milano (1992) o in precario equilibrio nel Parco della Fara a Bergamo (1992); sfere che appaiono quasi metafisicamente nella piana di Ozieri in Sardegna (1995). Profondo e proficuo è il legame dell’artista con il Belgio, dove è chiamato a realizzare un intervento al Parc Tournay Solvay di Bruxelles per la Fondation Européenne pour la Sculpture (1996) e dove eseguirà numerosi interventi in spazi sia pubblici che privati, tra cui l’ormai celebre Equilibrio sospeso al Rond Point de l’Europe a Bruxelles (1998). Nello stesso decennio la Corea si fa promotrice di diversi interventi pubblici tra cui l’opera per il Contemporary Art Museum di Kwacheon (1990).
In anni più recenti la feconda ricerca di Staccioli si è concretizzata in diverse installazioni in Italia e all’estero: Lapiz Building a La Jolla (San Diego 2003), dove una trave di acciaio attraversa la facciata dell’edificio, Taiwan (2003), Porto Rico (2004), Bodio Center a Milano (2004), Carrazeda de Ansiães (Portogallo 2008), centro affari Val St Quentin a Voisins-le-Bretonneux (Francia 2008), Parco della Cupa a Perugia (2009).
Nel 2009 a Volterra si apre la mostra Mauro Staccioli. Volterra 1972-2009 - Luoghi d'esperienza che, oltre a proporre una selezione di disegni, piccole sculture e fotografie presentate in alcuni spazi espositivi della città, ha visto la realizzazione di ben 19 grandiose sculture ambientali che, interessando non solo la città di Volterra ma tutto il suo territorio, sottolineano un paesaggio in cui storia, cultura e lavoro umano si intrecciano nell'opera dell’artista. Molte delle opere ambientali ideate per l'occasione sono tuttora installate e si sono trasformate in un vero e proprio percorso di sculture al’aperto. L’anno successivo su un’altura a Motta D'Affermo in Sicilia Staccioli realizza l’opera 38º Parallelo, una piramide in acciaio corten alta ben 30 metri all’interno del parco della Fiumara d’Arte, seguita dalla mostra Mauro Staccioli. Lo spazio nudo, personale organizzata dalla galleria Fioretto di Padova che interessa, oltre alla galleria, alcuni luoghi chiave della città.
Nel 2011 al Parco archeologico di Scolacium e al MARCA di Catanzaro si tiene la mostra Mauro Staccioli. Cerchio Imperfetto per la serie Intersezioni a cura di Alberto Fiz. Alla fine dello stesso anno, in occasione del riordino e della riapertura delle sue sale espositive, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma acquisisce e installa una nuova opera di Staccioli - un anello di 10 metri di diametro - davanti alla sua celebre scalinata d’ingresso. Il 2012 si apre con la collocazione dell’opera Cerchio imperfetto nel giardino interno dell’Università Bocconi di Milano. In febbraio la Galleria Il Ponte di Firenze e la Galleria Niccoli di Parma inaugurano due mostre che rileggono i primi quindici anni di lavoro dell’artista, pubblicando il volume Mauro Staccioli. Gli anni di cemento 1968-1982, un articolato catalogo delle sue opere in cemento degli anni '70, frutto di una ricostruzione filologica, svolta insieme all'artista. Alla fine dello stesso anno una personale alla Galleria Invernizzi di Milano esplora nuove prospettive di ricerca che trovano piena espressione nella partecipazione alla Biennale di Scultura di Racconigi nel 2013.
Staccioli è membro dell’Académie Royale des sciences, des lettres et des beaux-arts de Belgique e Accademico Nazionale dell'Accademia di San Luca.
Vive e lavora a Milano e Volterra.